Un Cane Blunerosso

Ove c'è molta luce, l'ombra è più cupa.

Wolfang Goethe

 

Sono molte le persone, gli studiosi, scienziati e artisti che si sono interrogati, hanno scritto, disegnato e discusso sulle proprietà dei colori. In Cane Blu la compagnia Teatro Gioco e Vita non ci parla direttamente dei colori ma li usa quasi come se fossero dei personaggi, delle entità vive che mano a mano accompagnano le azioni, le voci e i segreti dei protagonisti e ci fanno parte, circondandoci con tutta la loro luce, di emozioni sempre diverse, proprio come nei sogni, che il più delle volte sono in bianco e nero ma qualche volta possono anche essere colorati.

E così c'era il BLU.
Colore calmo e tranquillo, colore saggio di cane, blu tutto, piccolo, grande, sul pavimento, sul soffitto, voce che non chiede spiegazioni, voce paziente.

E così c'era il ROSSO.
Colore passione, colore imprevisto di amicizia e d'ira, di contesa e passaggio, spaesamento, azione, abbraccio non richiesto che ingloba, infuoca, mi infuoca.

E così c'era il NERO.
Colore terrore, colore cupo, ombra, vuoto, paura che non mi lascia in pace, sconfitta, lotta che non si arrende, bosco, scoperta, riposo.

Sono ancora qui e mentre osservo Cane Blu non ho più paura di mischiare i colori, perché mi guardo intorno e quando le luci invadono il soffitto del teatro un sussulto di stupore mi scappa fuori dalla bocca. Forse è sempre un sogno ma, questa volta, mi piace di più. Mi ricordo di quando ero bambina…e lassù, sul soffitto, ci sono altri come me. Lorella Picconi