Era la prima volta che entravo in un teatro con una platea fatta così, cioè con dei sedili-gradini così bassi e con i bambini seduti così vicino. I bambini sembravano seduti per terra e questo li rilassava molto. Quando sono entrata nel teatro, i bambini nel vedermi si sono rallegrati, anche se, non essendo previsto, non mi sono presentata loro. Come primo incontro c’era tutta la classe. L’età dei bambini era di quattro anni ed era la Scuola Materna Gualandi.
L’attore Derik, protagonista dello spettacolo, ha usato per raccontare la sua storia delle forme geometriche usando delle spugne particolari. Queste forme geometriche erano dei quadrati. Ed erano gli amici di Derik.
Derik durante lo spettacolo dava vita ai suoi amici quadrati. Dando loro voci diverse.
Alla mattina Derik andava a lavorare facendo l’architetto, usando delle forme di legno e formando dei palazzi. E alla sera tornava chiacchierando con i suoi amici quadrati. Qualcuno di noi ha pensato che quei quadrati fossero in realtà dei bambini ma a me non è sembrato così chiaro.
Un giorno un suo amico quadrato cadde per terra. Ma Derik non si accorge che il suo amico quadrato è caduto e quindi viene schiacciato dalla ruota della sua carrozzina. Derik appena vede cosa è successo è dispiaciuto e piange, pe questo incidente, il nostro quadrato diventa un tondo. Il nostro amico quadrato, cambiando forma, e da quadrato e diventato tondo, si è trovato ad affrontare degli ostacoli. Primo ostacolo accettare la nuova forma, secondo ostacolo, affrontare con se stesso, e con l’aiuto anche di Derik, che le cose che poteva fare prima non le poteva più fare.
A un certo dello spettacolo Derik , che faceva parte dello spettacolo è uscito fuori dallo spettacolo per far partecipare gli spettatori.
Terzo ostacolo altrettanto difficile l’accettazione nei confronti degli amici quadrati accettare la nuova identità dell’ amico tutto grazie un po’ anche a l’aiuto di Derik .
Derik è un attore di teatro inglese.
A fine dello spettacolo, i ragazzi del teatro Testoni ci hanno chiesto se avevamo delle domande. Concluso il tempo delle domande, il teatro, ci ha fatto vedere e toccare ho toccato anche io il materiale ed io ero in mezzo ai bambini. Il materiale che ha usato per fare una parte dello spettacolo. Il materiale erano delle specie di spugne colorate che si appiccicavano alle mani.
Tiziana Ronchetti