{"id":2600,"date":"2017-12-05T18:42:46","date_gmt":"2017-12-05T18:42:46","guid":{"rendered":"http:\/\/laquintaparete.accaparlante.it\/?p=2600"},"modified":"2017-12-07T08:25:47","modified_gmt":"2017-12-07T08:25:47","slug":"influenza-torniamo-bambini-nel-bosco-di-floor-robert","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/laquintaparete.accaparlante.it\/archives\/2600","title":{"rendered":"Influenza. Torniamo bambini nel bosco di Floor Robert"},"content":{"rendered":"
<\/a><\/p>\n The boy goes into the forest,<\/em><\/p>\n when the chair is not enough,<\/em><\/p>\n the table is not enough,<\/em><\/p>\n and not even the highest shelf<\/em><\/p>\n O Menino e o Cipo, The Boy and the Liana<\/em><\/p>\n <\/p>\n Anche quest’anno il Progetto Calamaio si \u00e8 fatto attore, spettatore e, diciamocelo pure, esploratore<\/em>, tra le pieghe dei corpi del Gender Bender International Festival <\/a>di Bologna.<\/p>\n Il festival, giunto alla sua quindicesima edizione, ha riproposto anche questo autunno un’attenta riflessione sulle nuove rappresentazioni del corpo, delle identit\u00e0 di genere e di orientamento sessuale, attraverso laboratori e spettacoli che ci hanno portato faccia a faccia con le nostre identit\u00e0, a contatto con paure, desideri e inibizioni.<\/p>\n A darcene intensissima prova l’incontro del Calamaio con il gruppo internazionale di giovani danzatori del progetto\u00a0PERFORMING GENDER-Dance Makes Differences<\/a>.\u00a0<\/strong>Un gruppo di giovani artisti, italiani, inglesi, olandesi, sloveni e spagnoli che si sono messi in gioco insieme ai nostri educatori e animatori con disabilit\u00e0 in un vero e proprio corpo a corpo di conoscenza reciproca.<\/p>\n Le emozioni che ne sono nate sono ancora palpabili…E anche a distanza di un mese QUI<\/a> potete davvero farvene un’idea!<\/p>\n Nel frattempo una delegazione tutta al femminile del Calamaio si \u00e8 recata al Teatro Testoni Ragazzi per assistere a Influenza<\/a>, l’ultima fatica di Floor Robert, artista olandese della compagnia Inquanto Teatro,attrice, danzatrice e illustratrice.<\/p>\n Una giovane donna di rara simpatia, come abbiamo scoperto all’incontro a fine spettacolo mirabilmente condotto da Daniele Del Pozzo, che con ironia ha spezzato ogni indugio e timidezza da parte del pubblico: un gruppo di adulti tornati bambini, stretti-stretti sulle gradinate del Testoni.<\/p>\n Influenza<\/em> \u00e8 infatti un viaggio dedicato all’infanzia, uno studio sulle gestualit\u00e0, le pulsioni <\/a>e le percezioni che la circondano, una ricerca che parte dalla biografia personale di Floor che con delicatezza e spontaneit\u00e0 ci coinvolge nel medesimo impasto di memorie e incantesimi.<\/p>\n Un bosco di palloncini verdi fa da sfondo a un lungo gioco di scoperta, tra lingue inventate e “facciamo finta che”. Animali-amici, il Fortuna Drago, l’Uomo Nero, oggetti del quotidiano ed elementi naturali dialogano ora con pari dignit\u00e0 sulla scena in un mondo dove reale e immaginario non sono ancora disgiunti.<\/p>\n \u00c8 un legame sottile quello che ci lega all’invisibile che alle origini il bambino sembra vivere come un dato di fatto, come mangiare la pappa o giocare a palla e su cui Floor riporta insistentemente l’attenzione.<\/p>\n Uno sguardo nostalgico ma anche profondamente divertito,\u00a0 proprio come quello che ha accompagnato le visioni delle nostre tre spettatrici, Tatiana, Lucia e Pinuccia, che qui di seguito ci faranno entrare nello spettacolo attingendo a piene mani dal proprio vissuto infantile.<\/p>\n Entreremo cos\u00ec nel frutteto di Pinuccia, dove da piccola si coricava per fantasticare a naso all’aria, mentre Lucia affiancher\u00e0 Tatiana nel suo ricordo, quando da piccola ha preso per la prima volta coscienza degli oggetti attorno a lei, compresa una misteriosa bici a quattro ruote che le far\u00e0 per sempre da sostegno.<\/p>\n Indimenticabile il “Chi sei?” finale di Floor, che qui abbiamo ripreso per collezionare le nostre personali fotografie.<\/p>\n Una domanda che si rivolge a tutto ci\u00f2 che ci circonda ma che vogliamo lasciare in sospeso per permettervi di gustare la conclusione di questo piccolo, delizioso spettacolo che avremmo voluto non finisse mai.<\/p>\n <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" The boy goes into the forest, when the chair is not enough, the table is not enough, and not even the highest shelf O Menino e o Cipo, The Boy and the Liana Anche quest’anno il Progetto Calamaio si … Continua a leggere