Il teatro, i teatranti e gli spettatori

ariette 2Tutto cominciò con una lettera dalle colline di Monteveglio (BO)…

" Caro spettatore,
scusaci di questa proposta un po' stramba, ma di questi tempi abbiamo sentito la necessità di condividere una domanda che accompagna il nostro fare teatro da molto tempo: quale relazione lega indissolubilmente i 3 soggetti costitutivi dell'evento teatrale: il Teatro, i Teatranti e gli Spettatori?
Così per domenica 23 marzo alle ore 15, dopo la replica del nostro TEATRO NATURALE? Io, il couscous e Albert Camus su al Deposito alle ore 13, abbiamo organizzato un incontro-gioco intitolato appunto il Teatro, i Teatranti e gli Spettatori.
L'incontro sarà condotto da Massimo Marino (studioso e critico teatrale).
Abbiamo invitato alcuni teatranti (artisti e organizzatori) e stiamo invitando gli spettatori, in questo caso TE!!!
Ci farebbe molto piacere ascoltarti, che tu partecipassi a questo incontro-gioco con il tuo contributo di idee e pensieri, in particolare rispondendo a una semplice domanda: perché vai a teatro? Che cosa cerchi?
Anche i teatranti risponderanno a una semplice domanda: perché fai teatro? Che cosa cerchi?
Per quanto riguarda il Teatro, non sappiamo se sarà presente all'incontro, ma abbiamo già pronta anche per lui una semplice domanda: perché ci sei? 
Con queste poche righe volevamo invitarti alla giornata del 23 marzo (spettacolo + incontro).
Facci sapere cosa ne pensi.
Grazie, un abbraccio

Paola e Stefano – Teatro delle Ariette"

Ovviamente all'invito di Paola e Stefano del Teatro delle Ariette non abbiamo saputo resistere…Un lungo dibattito tra artisti, operatori e spettatori ordinari su arte, relazione, cultura accogliente e accessibile.

Qui il nostro contributo sullo spettacolo Io, il cous cous e Albert Camus, alcune riflessioni a margine e il video dell'incontro.ariette 1

Infine, un gioco, nato ancora una volta su invito di Paola e Stefano…Una  "Carta dei diriitti e dei doveri dello spettatore", composta con gli educatori e gli animatori con disabilità del Progetto Calamaio di Centro Documentazione Handicap di Bologna/Cooperativa Accaparlante.

Nel Capanno degli Attrezzi…

Come pizzica il cous cous!

Lo spettatore inatteso

Video

Per camminare insieme…

peter kiss

CARTA DEI DIRITTI E DOVERI DELLO SPETTATORE

Nell’ambito di “Il teatro, i teatranti e gli spettatori” promosso da

Teatro delle Ariette

Con la partecipazione di Lorella, Mario, Gabriella, Manuela, Tiziana, Lucia, Tatiana,Giusi, Diego, Stefania B., e Ermanno del Centro Documentazione Handicap di Bologna. (http://www.accaparlante.it/)

 

DIRITTI

DOVERI

Svago e divertimento

 

Avere a disposizione un luogo caldo, dove cioè si respira del “calore umano”, sia nel rapporto con gli altri spettatori che nel rapporto attore-pubblico

 

Avere a disposizione un luogo di conoscenza e di cultura

 

Entrare in un altro mondo in punta di piedi

 

Evadere dalla routine quotidiana per entrare in vite altrui

 

Silenzio

 

Pausa tra un atto e l’altro/Abolire le pause

 

 

Potersi alzare, se necessario, durante lo spettacolo

 

 

Avere la possibilità di scegliere il proprio posto a sedere a seconda delle proprie abilità e caratteristiche fisiche (altezza etc.)

 

Una buona acustica

 

 

 

 

 

Bagni attrezzati e a norma di legge

 

 

 

Prezzo del biglietto accessibile o a offerta libera

 

 

 

Accoglienza informale

 

 

Essere spettatore a trecentosessanta gradi e poter esprimere la propria opinione in diversi contesti

 

Poter dire serenamente “questo spettacolo non mi è piaciuto”

 

Poter parlare direttamente con gli attori e confrontarsi con loro quando uno spettacolo ci piace su come si sono preparati/hanno vissuto la preparazione dello spettacolo o lo studio sul personaggio

 

Poter andare a teatro anche in jeans e maglietta

 

Spontaneità

 

 

Caos

 

 

 

Rimanere a teatro anche a fine spettacolo, senza la fretta di dover uscire subito, per confrontarsi a caldo sullo spettacolo

 

Abolire le differenze in termini di costi alla prenotazione dei biglietti che assicurano una fruizione migliore a chi può permettersi di pagare di più

 

Vivere uno spazio in cui non ci sia solo un teatro ma anche altri spazi di condivisione e conoscenza reciproca per il pubblico (bar, librerie, spazi da vivere e per creare)

 

 

Sentirsi meglio

 

Clima di disponibilità

 

Armonia

 

Conoscere

 

Piacere

 

 

Sentirsi vivi

 

 

Saper vivere e assaporare l’attesa

 

Puntualità

 

 

 

 

Rispetto dei luoghi (mantenere la pulizia etc.)

 

Spegnere il cellulare

 

Lasciarsi andare

 

 

Mantenere il silenzio durante lo spettacolo

 

Mettersi in gioco

 

 

Diritto a non partecipare, libertà di scelta se essere o meno coinvolti fisicamente durante lo spettacolo

 

Non alzarsi durante lo spettacolo

 

 

 

Far crescere l’inatteso e coltivare la bellezza e le scoperte che abbiamo fatto, sforzandoci, anche se siamo stanchi, di non perdere le occasioni offerte dallo spettacolo così come non dimenticarci di vivere fino in fondo i nostri interessi

 

Passaparola

 

Pensare il teatro come un’istituzione per la propria città o il proprio paese

 

 

Esprimere le proprie emozioni durante lo spettacolo

 

Concentrarsi e farsi coinvolgere dalla storia

 

 

 

Perdersi

 

 

Non essere reperibile per nessuno

 

 

 

 

 

Far durare l’applauso come una liberazione

 

Dare soddisfazione agli attori e a chi ha lavorato allo spettacolo

 

Sperare sempre in una svolta, anche quando lo spettacolo non ci piace

 

 

Devi essere sempre pronto a essere coinvolto

 

 

 

Rompere gli schemi tradizionali

 

 

 

 

Entrare/mettersi in relazione con gli altri spettatori

 

 

Partecipare

 

Imparare a essere più allegri e spiritosi

 

 

 

Coccolarsi

 

Rilassarsi

 

Mettersi in dialogo con la propria intimità

 

 

Reincantare” quello che ci circonda