“Gender Bender Festival”, molti di voi lo conosceranno, è il festival internazionale sulle nuove rappresentazioni del corpo, delle identità di genere e di orientamento sessuale che da qualche anno attraversa la città di Bologna con spettacoli di teatro e danza, film, incontri e laboratori tematici, che abbinano al segno contemporaneo la riflessione sull’intimità, l’impegno civile e la partecipazione politica attiva.
Gender Bender ci parla di uomini e donne, di diritti e di popoli, ma anche di poesia, amore, energia e fragilità personali.
Quello che ci ha subito conquistati è lo sguardo aperto e trasversale con cui lo fa, un’occasione di incontro per tanti e per noi un dialogo iniziato ancora nel 2012 con la proiezione in Sala Borsa del documentario “Sesso, amore e disabilità”, a cura di Accaparlante e dei giornalisti con e senza disabilità Valeria Alpi, Priscilla Berardi, Jonathan Mastellari, Raffaele Lelleri e Adriano Silanus, presentato per l’appunto nelle giornate del festival.
Allora la scintilla scatenante fu proprio il sesso, quello vero, quello cioè non sostituibile da definizioni come “amicizia” o “vita affettiva allargata” ma inteso come atto in sé nelle sue implicazioni quotidiane e fantastiche, intime e sociali.
Desiderato, percepito, praticato o negato, il sesso resta infatti anche per chi ha disabilità motorie e/o cognitive uno dei motori fondamentali della vita stessa. Ce lo hanno raccontato i protagonisti del documentario nelle loro interviste e ce lo rappresentano ogni giorno con i loro gesti e parole gli animatori con disabilità del Progetto Calamaio, autori, tra gli altri, di questo blog.
Sarà dunque forse per questo, per l’ ascolto assiduo delle richieste più o meno velate dei nostri colleghi con disabilità e dei loro familiari che nel 2016 abbiamo deciso con Gender Bender di osare di più.
Per farlo, proprio come accade a teatro, siamo partiti dal corpo vivo che si muove sulla scena, facendo però precedere al movimento un passo indietro e cominciando così a osservarci, esplorarci e conoscerci nel laboratorio “On the road” che ha visto protagonisti gli educatori e gli animatori con disabilità di Accaparlante a confronto con un gruppo di giovani adulti con disabilità. A loro è stato dedicato un viaggio alla scoperta di sé e del proprio piacere e benessere, tra consapevolezza, desideri, limiti e risorse.
E poi c’è stata lei, La Strepitosa, la regista e performer Chiara Bersani che ha letteralmente conquistato Tatiana, Sandra, Mario, Roberto e Pinuccia, il gruppo dei nostri “eletti” che ha avuto la fortuna di partecipare alla visione dello spettacolo Goodnight Peeping Tom.
Se vi siete incuriositi e volete saperne di più, ecco la loro storia:
Goodnight Peeping Tom. Dentro la casetta di legno di Chiara Bersani