E di…

 

 

 

 

 

 

Ping Pong

Vorrei  che il mio Teatrobus arrivasse ovunque ci siano ragazzi che non trovano il tempo e lo spazio per giocare.

All'esterno sarebbe tutto a strisce colorate, come l'arcobaleno della bandiera della pace che era venuta fuori quando si manifestava contro la guerra in Iraq.

All'interno ci sarebbe invece un grande tavolo da ping pong con tante racchette e una sola pallina.

Nel mio Teatrobus, invece di timbrare il biglietto, si entra pronunciando una parola magica, da inventarsi di volta in volta e da dire nell'orecchio all'autista.

Lì dentro si giocherebbe insieme a una bella partita di ping pong all'americana, che è un gioco che unisce tutti. Tutti i passeggeri potranno stare intorno al tavolo e scambiarsi le racchette per colpire la pallina in corsa!

Il Teatrobus è per tutti i bambini e i ragazzi di ogni razza, lingua e religione. Mattias Fregni