E poi, tutto d’un tratto insieme a Carlotta…

E poi d'un tratto ti rendi conto che non c’è distanza tra palco e poltrona, che il gioco che le due attrici fanno per intrattenere i bambini in sala, si trasforma nel gioco del teatro.

E poi, d’un tratto, la paura del buio che i bambini provano quando si spengono le luci, svanisce perché si viene catturati dal racconto della storia, da un gesto, dalla luce che proietta un’ombra e da un’ombra che crea l’incontro… tra lo spettatore e la storia, tra Carlotta e Cane Blu, tra la fantasia e l’esperienza concreta, tra il desiderio e la paura.
E poi, d’un tratto, non c’è più un prima da ricordare o un dopo da aspettare, c’è solo un adesso in c ui lasciarsi trasportare, nel quale vivere la stessa esperienza di Carlotta, la sua felicità per aver incontrato un amico così affine a lei, la sua delusione per non poterlo più vedere dopo il divieto della mamma, la sua paura quando si perde nel bosco e il suo sentirsi protetta da quell’amico che non l’aveva mai abbandonata. Un adesso che si vive pienamente, che tu abbia tre oppure trent’anni, perché la comunicazione delle emozioni non avviene tramite le parole bensì attraverso movimenti delicati, luci che corrono su tutte le pareti del teatro, le foglie fitte di una foresta lontana.
E poi, tutto d’un tratto, si vola, in groppa a Cane Blu, per tornare a casa di Carlotta, dai suoi genitori. Un viaggio che è metafora del ritorno alla nostra realtà, viaggiatori emozionati che, piano piano, recuperano la propria coscienza. Anche noi, come Carlotta, abbiamo voglia di tornare a casa non perché stanchi dell’esperienza ma perché appagati. E Cane Blu ora, non fa più paura ai genitori di Carlotta, ha dimostrato a quegli adulti, qualcosa che la bambina già sapeva. Ma questo è normale i ‘grandi’ hanno bisogno di una comunicazione razionale per capire ciò che i ‘piccoli’ già s anno perché ancora capaci di una comunicazione emotiva.
E poi, d’un tratto, l’aria si riempie delle domande dei bambini: Ma dov’è Cane Blu? E Carlotta è andata via con il suo papà? Anche io voglio un cane blu! Mamma, devo andare in bagno! Andiamo a fare merenda?
Ed è sempre emozionante vedere come l’esperienza reale e quella fantastica non sono due linee parallele della nostra esistenza, ma due sentieri che quando si incontrano ci permettono di scorge re orizzonti inaspettati, angoli nascosti, cani blu! Roberto Parmeggiani